L’Osteria Nonno Fiore è un locale che sorge a pochi passi dallo Stadio della città di Monza, vicino al confine con la stessa, ma già collocato nel Comune limitrofo, Concorezzo.

 

La sua storia parla di un ristorante che porta avanti la tradizione culinaria del territorio monzese e brianzolo, dall’ormai lontano 1962. 

Testimoni “nostalgici” dell’epoca dei nostri nonni e dei nostri genitori ancora bambini, i locali e i loro arredi parlano di un mondo contadino e pre- tecnologico: sci di legno appesi ai muri, motorini storici, macchine per cucire e attrezzi da lavoro, che in 50 anni e poco più,  raccontano i cambiamenti quasi incredibili di un mondo completamente trasformato.

“Nonno Fiore” ha proprio tutto l’aspetto dell’Osteria italiana degli anni 60, 70 e dei pieni anni 80, già dal suo ingresso, con il lungo bancone, che ci ricorda anche il periodo della nostra infanzia, dove con i nostri genitori ancora giovani e con i nonni, tutta la famiglia al completo si riuniva fuori a pranzo nelle occasioni speciali come Pasqua o la festa del paese. Noi bambini un po’ ci annoiavamo e un po’ non ci piaceva niente di quei piatti troppo particolari e un po’ pesanti. Ma quelle occasioni sapevano, una volta di più, del calore e l’affetto dei giorni di festa tutti insieme.

 

Adesso noi due siamo cresciuti e certi piatti, oggi, ci fanno leccare i baffi.

Ci portano infatti prontamente il menù, nonostante il locale sia pieno e i coperti parecchi: subito si percepisce un’organizzazione efficiente e attenta, fondamentale per chi si occupa del servizio business lunch.

La cucina casalinga, il mercoledì offre come piatto forte il Brasato con Polenta, che non ci lasciamo scappare. 

Molte le possibili combinazioni di menù: dal menù completo (primo, secondo, contorno), al piatto unico, alle combinazioni secondo e contorno oppure primo e dolce. Noi decidiamo un menù primo con dolce e uno completo, da condividere poi come sempre! C’è una vasta scelta tra 4 possibili proposte, sia nei primi, che nei secondi e anche per i contorni.

Scegliamo come primi una pasta al ragù (veramente ottimo, da leccarsi non solo i baffi, ma anche il piatto!!!) e delle penne alla tirolese, con panna e speck. Due porzioni oltretutto molto abbondanti!

 

Per fortuna il secondo è in condivisione e il personale di servizio con gentilezza anticipa la nostra richiesta, portandoci due piatti separati per mangiare comodamente.

Il brasato è molto gustoso, nonostante la cane non sia morbidissima. Accompagnato dalla polenta è sempre un’abbinata vincente. Un quartino di vino rosso accompagna il nostro pasto, rendendo l’esperienza particolarmente soddisfacente.

Nonostante potremmo fermarci qui, da buoni fratelli golosi, condividiamo anche l’ultima portata: il dolce. Anche su questo l’attenzione del personale è alta, così arriva la torta che abbiamo scelto già divisa su due piattini, insieme al caffè: torta di ricotta e cioccolato, in “gara” con tiramisù, millefoglie e torta al cioccolato… E’ stato difficile scegliere! 

 

Avremmo volentieri optato per 4 assaggi, nonostante la panza piena! Ma nella vita bisogna saper scegliere e quindi tant’è!
Anche questa volta ce la siamo goduta… e ad un ottimo prezzo: tutto quello che vi abbiamo raccontato è in perfetta media con le altre offerte del territorio!

La prossima volta torneremo qui per una cena in famiglia, in nome della memoria dei bei vecchi tempi e in onore della cucina brianzola… sempre e comunque con la gioia di vivere il presente e lo sguardo verso il futuro!

Prima di salutarvi, ecco la nostra pagella: