Cosa fare in un tour che, escludendo le ore di viaggio, è stato di due giorni effettivi a Londra? Se vi capita di essere in una situazione analoga alla nostra, ecco come ci siamo organizzati noi! Per motivi di tempo abbiamo deciso di rinunciare ai musei (un peccato, perché molti ingressi sono gratuiti, se avete qualche giorno in più non perdeteveli!) e di goderci tutti i quartieri principali della città.

Primo giorno:
Dopo esserci sistemati nella nostra stanza, ci siamo organizzati per fare il giro del centro a piedi, a partire dalla zona del bellissimo Tower Bridge e della torre di Londra. Ci siamo poi spostati nella zona di Piccadilly Cyrcus, fino a Trafalgare Square e da lì siamo andati verso il palazzo del Parlamento e il Big Ben (in restauro… per Elena è stato un colpo basso non poter vedere tutta la sua bellezza!), per poi svoltare a sinistra e arrivare al Tamigi con London Eye, verso l’ora del tramonto, un momento della giornata davvero pittoresco che noi amiamo molto. Abbiamo girato una serie di vie del centro, passeggiando e chiacchierando, fermandoci ogni due passi a fotografare un palazzo caratteristico, le finestre tipiche, un giardinetto, uno scorcio particolare. Non sono mancate ovviamente le soste culinarie, di cui vi diremo fra poco.

 

Prima di rientrare in hotel siamo passati nuovamente da Trafalgare Square per ammirarla anche con l’atmosfera delle luci notturne.
Siamo riusciti nei nostri tempi a godere di ognuno dei punti attraversati di questa affascinante città, con la giusta calma e un buon ritmo, prendendo la metropolitana per gli spostamenti maggiori, ma percorrendo il più possibile a piedi la città, con lentezza, chiacchierando e ammirando.

E sul “food” cosa cosigliarvi?
Noi abbiamo deciso di pranzare nella zona di Tower Bridge, dato che ci siamo arrivati a metà mattinata e abbiamo approfittato per perlustrare con attenzione tutto il quartiere. In realtà ci sono locali e ristoranti per tutti i gusti (e sicuramente per tutte le tasche) e non sarà difficile trovare qualcosa di vostro gradimento: dai ristoranti di ogni genere, tra qui molti italiani, ai fast food e a semplici cafè, ormai ben attrezzati per permettere un buon lunch a prezzi moderati.Se volete un’indicazione precisa, noi siamo stati al St. Katharine Docks Café per pranzo. Un mix di prodotti da forno, hamburger e piatti freddi di buona qualità (tra cui la caratteristica Caesar Salad), dolci tipici della cultura britannica fatti a mano e caffetteria.
La sera abbiamo scelto un pub: “The Old Shades” vicino a Trafalgare Square, perchè per noi se sei a Londra è d’obbligo mangiare almeno una volta Fish and Chips al Pub! E dobbiamo dire era squisito, abbiamo scelto un ottimo posto! Un plauso anche alla birra servita!

 

Consiglio della giornata: ricordate di presentarvi nei ristoranti e i locali per la cena entro le 19.30 (meglio le 19!), se no rischierete di trovare la maggior parte delle cucine chiuse!

Secondo giorno:
Abbiamo diviso le zone in due percorsi, utilizzando gli spostamenti in metropolitana, grazie alla modalità Top Up con la nostra carta Oyster. Uno al mattino e uno nella fascia pomeridiana e serale, approfittando della giornata intera e delle energie date dall’entusiasmo di goderci al massimo possibile questa città, per noi fantastica.
Mattino: prima tappa a Portobello e Notting Hill. Due quartieri limitrofi di Londra che hanno tutta una loro identità, una delle facce di Londra, che forse non ti aspetti, o forse sì, coi loro colori pastello che paiono usciti da qualche film di animazione disneyano, che di sicuro contribuiscono a rendere la City un luogo dalle molteplici personalità.

 

E Lì vicino si trova anche il Parco di Primrose Hill, su una collinetta che permette di avere uno skiline su Londra.
La seconda tappa del mattino è stata a Camden Town, dopo aver ripreso la metropolitana.
Qui abbiamo incontrato l’anima Punk e Rock londinese, dove invece i palazzi sembrano usciti dal cilindro del cappellaio matto e dove la fanno da padroni cucina e mercatini etnici, souvenir e gadgets di ogni genere e bellissimi murales. E dove l’aria è densa degli odori della multietnicità di questo paese. Un quartiere particolarissimo, tutto da visitare e scoprire, assolutamente da non perdere.
Se vi piace la cucina internazionale, qui troverete lo street food con stand per tutti i gusti. Noi, avendo fatto un’abbondante colazione dolce e salata al ricco buffet dell’hotel , abbiamo deciso di saltare il pranzo e continuare ad addentrarci tra le vie e i negozietti, alla ricerca degli scorci più caratteristici.
Soddisfatti, ci siamo spostati nel primo pomeriggio di nuovo verso il centro.

 

Prima di partire per il tour pomeridiano abbiamo deciso di concederci “l’ora del té” con un po’ di anticipo. Abbiamo girato un po’ di possibili locali, ma alla fine abbiamo scelto una caffetteria di una catena presente in Inghilterra, Caffé Nero, in Covent Garden, dove soprattutto i dolci proposti sono da urlo e abbiamo deciso di condividerne un’abbondante selezione!
Col palato soddisfatto, abbiamo ripreso il tour con la visita alla maestosa Cattedrale di Westminster e Buckingham Palace, che abbiamo raggiunto attraversando il St. James Park. Qui gli scoiattoli sono tipicamente animali “da compagnia” e si avvicinano alle persone, come noi non siamo abituati a veder fare nel nostro Parco di Monza.

Anche questa seconda giornata si è avviata all’ora del tramonto, quindi, memori degli orari londinesi, abbiamo iniziato a cercare un buon posto per la cena.
Abbiamo deciso di tornare ad ammirare un’ultima volta lo stupendo Tower Bridge e mangiare in quella zona, arrivando attraverso una passeggiata lungo il Tamigi, a partire dal (per noi sinceramente anonimo) London Bridge, che ancora una volta abbiamo raggiunto comodamente col metrò.
Altra scelta azzeccata è stato il Pub per la cena, The Draft House, dove abbiamo gustato birra, hamburger e Caesar Salad di ottima qualità.

 

Consiglio della giornata: Se scegliete di prelevare dal bancomat fate bene il conto dei soldi che vi serviranno o ritiratene pochi alla volta. Se ne avete la possibilità, optate invece per pagare direttamente con carta. Se vi avanzeranno contanti e deciderete di fare il cambio in aeroporto come ultima azione prima del rientro, ricordatevi che è molto svantaggioso, rischierete di rimetterci “qualche” euro di troppo.

Speriamo di esservi stati utili… Al prossimo… viaggio!