Chi di noi non ha mai fatto i conti nella vita, soprattutto da bambini e ragazzi, chi più chi meno, con il tema delle “preferenze” degli adulti?
Sicuramente sarà capitato a scuola, con qualche insegnante…alcuni di noi avranno vissuto, purtroppo, questa esperienza anche in famiglia…

Gli studi evidenziano l’influenza dei comportamenti dei genitori verso ogni singolo figlio e soprattutto come questi ultimi osservino e percepiscano come i loro genitori trattino se stessi e il proprio fratello. Pare che, pur con tutta la buona volontà, molto spesso i rapporti con ciascun figlio siano molto differenti e a ciò i bambini sono ipersensibili!
Con conseguenze nello sviluppo dell’autostima e della personalità dal singolo.

Potrete capire, per qualche assurda logica umana (dove, purtroppo, fare danni spesso è più veloce e facile che fare del bene) come un trattamento preferenziale dei genitori risulti associato più a effetti negativi sul bambino non preferito, che al potenziamento delle capacità di adattamento o della sicurezza del preferito.

E allora cosa ci insegna tutto questo?

Prima di tutto che se abbiamo vissuto un’esperienza di questo tipo, è arrivato forse il momento di perdonare i nostri genitori, che hanno fatto quello che hanno potuto con la consapevolezza che potevano avere…
E possiamo provare a cercare un rapporto adulto con nostro fratello o nostra sorella, nel quale possiamo decidere di sviluppare valori come la collaborazione, il confronto, il supporto reciproco. Diamo spazio alla possibilità di liberare l’affetto e di recuperare un eventuale tempo perduto nell’infanzia a nella giovinezza, per fattori che spesso non sono dipesi da nessuno di noi.

Da adulti si può scegliere in libertà della propria vita e di ciò che conta, al di là di quanto i nostri genitori possono aver influito su di noi e sui nostri rapporti. In un mondo dove una delle maggiori sofferenze è la paura di essere soli, riscoprire un buon rapporto con i nostri cari può essere una grande opportunità!

Inoltre, se siete fratelli e vi accorgete di avere sofferto nell’età dello sviluppo riguardo a questo tema e oggi siete genitori di più bambini, cercate di ridurre al minimo le differenze di trattamento sui vostri figli (pur nel rispetto delle differenze di ciascuno)…oggi possiamo essere più consapevoli!
Possiamo fare tanto per stare meglio noi, nel presente e nei confronti del nostro passato…e possiamo fare tanto per aiutare i nostri figli a crescere al meglio possibile, pur sapendo che nessuno è comunque esente da errori, sofferenze e fatiche, ma con la speranza di potersi attrezzare meglio per affrontare la Vita…magari con la fortuna dell’appoggio e della condivisione con un fratello!

Per approfondire:
Dunn J., Plomin R., Vite Separate. Perchè i fratelli sono così diversi?, Giunti, Firenze, 1997