“A casa tutto bene”, rispetto ai precedenti, è un album più maturo, meno ironico, più complesso. Il suo messaggio è più diretto e umano.
Una serie di riflessioni disincantate sulla società e sulla vita, mettendoci di fronte al problema di dover fare i conti con le nostre incertezze, i nostri dubbi, la nostra pigrizia e la nostra paura del dolore e della sua rielaborazione.
Il disco è molto più ricco, variegato e contemporaneo rispetto ai suoni dei precedenti lavori.

Ultimamente faccio fatica ad affezionarmi a dischi di “nuova uscita”, eppure questo mi ha colpito fin dal primo ascolto, sia per l’impatto musicale, sia per i testi e le tematiche.
Dario, nella sua semplicità, riesce a non risultare mai banale o scontato.

Ho scelto di recensire questo disco, perché le riflessioni, soprattutto quelle legate al proprio personale, mi riportano a tanti discorsi, scambi e confronti che in questi anni hanno caratterizzato il mio rapporto e il mio dialogo con Elena.

Anche il titolo dell’album “A casa tutto bene” risuona più come un’affermazione che non come una domanda.
Diventa il punto d’arrivo per chi ha scelto di mettersi gioco, di affrontare quel percorso di alti e bassi, capace di spianare la strada verso la via della verità.

Anche se non possono cambiare la persone, la società e il mondo, sono canzoni che possono comunque accompagnarti, farti riflettere e renderti la giornata un pochino migliore. E magari aiutarti a cambiare o a migliorare Te Stesso.