Torna Mariacristina Berton con il suo secondo romanzo (se non avete letto il suo primo libro e neppure la mia recensione in merito, vi invito a “s”correre a leggere…ne vale veramente la pena, ne resterete stupiti ed entusiasti).

Questo è il seguito de “Il paese delle sette vedove”: tornano i personaggi a cui ormai ci si è affezionati e diversi sono i richiami alle vicende del primo libro.In ogni caso se vi doveste imbattere prima in questo, risulterà chiaro e piacevole anche in se stesso, grazie alla chiarezza della narrazione dell’autrice, che sa rendere le sue storie semplici, pur nella profondità dei sentimenti e delle sfumature dell’animo umano che muove (del resto lei di professione fa la psicologa).

Questa volta i misteri riguardano un fratello e una sorella che sono stati separati da bambini, ma il cui affetto profondo è rimasto forte nei decenni, tanto da spingere ad una ricerca continua per ritrovarsi, fosse anche negli ultimi anni di Vita, dove ci si può dire felici quando si sa che si è amati (e si è amato).
E un’altra giovane coppia, questa volta del paese, un gatto che non si trova, una banda di truffatori e un misterioso turista, arrivato chissà perché a cercare casa in queste valli.

Ancora una volta, la trama è fatta solo apparentemente di storie semplici.
Ancora una volta, anche questo libro vi terrà incollati e lo leggerete tutto d’un fiato!

Quando siete stressati e avete voglia di staccare la spina per qualche momento…Ve lo consiglio di cuore!